Considerazioni sulla nota del Sindaco Bonifazi apparsa sui quotidiani per giustificare il suo sfogo

3 10 2009


 

Considerazioni sulla nota del Sindaco Bonifazi apparsa sui quotidiani per giustificare il suo sfogo

 

L’irrigidimento dei Bilanci comunali discende sicuramente dai provvedimenti governativi, ma è anche influenzato da scelte che le amministrazioni hanno fatto e fanno come nel caso del Comune di Grosseto.

Tra queste quella di aver dato vita a tante partecipate per esempio che non solo hanno aumentato i costi, ma privato il bilancio del Comune di entrate e poste che avrebbero consentito manovre più elastiche e quindi di far fronte meglio alla situazione, oppure a scelte discutibili sul patrimonio (vedi campeggio il Sole,Azienda Terzo ) o infine su acquisti ( Moderno) o interventi ( Stadio) di “fiato corto”.

Noi , caro Sindaco, le consentiamo qualsiasi tipo di sfogo , anche perché è giusto che ognuno si assuma la responsabilità di ciò che fa e di ciò che dice, ci mancherebbe altro.

Quello però che non le consentiamo, ed è il motivo di questa nostra nota di risposta al suo intervento, è di fare il gioco delle tre carte.

Lei chiede di dare giudizi a fine mandato con il voto, noi le proponiamo, e non da ora, di assumersi la fatica di individuare e offrire strumenti per realizzare lo slancio rinnovatore che segnava i propositi di questa Giunta al momento del suo insediamento, le proponiamo di dare braccia e gambe al desiderio di stare con amore tra le cose, di andare dentro le case, di inserire elementi concreti di democrazia partecipativa.

Solo in questo modo si sta dentro il grande cantiere del recupero del rapporto tra politica e cittadini, inventando, moltiplicando e qualificando i luoghi di incontro con le organizzazioni, le associazioni, i comitati ed i movimenti, per scoprire, sperimentare e proporre nuove forme di ascolto, osservazione e condivisione con tutte le istanze del territorio, e non , come Lei fa nel suo intervento, facendo appelli a non generalizzare sul fatto che i politici sono tutti uguali.

La politica è anche ciò che ognuno di noi fa ogni giorno prendendo delle scelte” , questa sua affermazione la condividiamo e la rispettiamo quando nell’espletamento del mandato popolare non vi è autoreferenzialità tra gli addetti o solo tra le parti forti di una Comunità.

Prendere posizione sul presente,scegliere per il futuro,perseguire un’idea con convinzione,lavorare per la crescita della propria comunità: tutto questo è politica.”,infatti ci aspettavamo attraverso la cosiddetta verifica sul programma una riflessione complessiva sui servizi Comunali, sulle partecipate, per recuperarne ruoli e funzioni riguardo al tema dell’animazione civile,economica , culturale e sociale, ed invece abbiamo assistito ad un “rituale” senza precedenti in questa Città, con il risultato che l’area che l’ha eletta oggi è frazionata in ben otto gruppi , senza considerare le quattro o cinque aree diverse del gruppo con maggiori Consiglieri. Dall’esterno si ha l’impressione che le “bocche” da sfamare lievitino quasi nel quotidiano e Lei favorisca ciò per tenere “sotto schiaffo” chi si azzarda a pensare diverso se non a pensare.

E’ evidente Signor Sindaco ,anche dagli ultimi episodi , che Lei “soffra chi pensa e chi pensa a soluzioni differenti” , addirittura constatiamo che questa sofferenza sia così forte da farLe dimenticare i doveri che ha, come quello, per esempio, di attivarsi per chiedere la convocazione dell’ATO6 al fine di far annullare la Delibera sul Balzello dell’Acqua, visto il mandato che ben due Mozioni approvate in Consiglio Comunale il 14 settembre Le avrebbero imposto già di aver fatto.

Lei infine scrive nella sua nota che “La partecipazione e l’impegno di tutti sono le chiavi di volta per superare questi tempi di crisi, per mantenere una comunità coesa,solidale e,alla fine ben amministrata“, questo Lo vorremo vedere concretamente e legittimamente anche noi ed invece alla mancanza di un disegno e di una visione sul giusto profilo che deve assumere la Città di Grosseto, si aggiunge il degrado,la sporcizia ed il caos del traffico .

Con questo fare si dimostra di aver DIMENTICATO , al di là delle affermazioni, che i cittadini e non i servizi, che con la partecipazione e non con le prestazioni si provoca il buongoverno, si consolida la comunità, si aiuta il recupero del dialogo tra amministrati e amministratori.

Percepiamo un bassissimo livello di condivisione verso Lei e questa Giunta tra la gente e non da parte di chi non l’ha votata, ma da parte di chi l’ha sostenuta motivata da speranze che oggi si stanno vanificando. Se ascoltasse davvero ciò che dicono i grossetani di Lei, Sindaco, allora sì che si arrabbierebbe davvero, anche di più di come è solito fare!

E non faccia finta di non saperlo, perché ne è perfettamente consapevole, da qui lo sfogo.

Per quanto ci riguarda come Movimento per il Bene Comune, se vorrà , noi non ci tiriamo indietro al confronto vero, cosa che Lei sino ad oggi ha sistematicamente e scientificamente evitato di fare.


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