Documenti Fondativi

Movimento per il Bene Comune

DOCUMENTI FONDATIVI

Carta di Intenti che traccia l’orizzonte verso il quale l’Associazione si muove

Manifesto che vuole favorire una nuova stagione della partecipazione politica, attivando una inedita modalità di relazione le persone e le organizzazioni della società civile

Statuto che da forma ad un soggetto di ricerca e di iniziativa per l’innovazione della politica e l’interpretazione della realtà e dell’agire politico

Codice Etico che è un patto “ a priori” tra gli Associati con i Cittadini,nell’espletamento di funzioni legate alla copertura di pubblici poteri.

Logo del Movimento

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CARTA DI INTENTI

Siamo entrati in un’era in cui l’insicurezza domina la nostra vita e quella delle generazioni a venire. Di fronte a tutto ciò siamo privi di risposte convincenti.

Unica certezza che abbiamo è che qualunque forma di violenza ,e tra queste la guerra, sono da combattere e debellare perché allontanano la vita ed il vivere .

Siamo per fermare la visione del mondo che ha preso campo in questo millennio perché è violenta, incontrollata,e  non solo distrugge rapporti sociali preesistenti, culture, nazioni, lingue, ma anche produce disparità così gigantesche da divenire insopportabili; una minaccia del rapporto tra uomo e natura,  che mette in forse la sopravvivenza del genere umano.

L’economia di mercato è entrata in una fase qualitativamente nuova che abiuriamo perché dominata solo da grandi centri economico-finanziari e per giunta nelle mani di un management ristretto e potente, dotato di poteri sterminati, superiori a quelli di nazioni di grande e media dimensione.
Mai alcun sistema economico e sociale, tra quelli che hanno preceduto l’attuale, ha avuto una tale e concentrata potenza. Mai ha potuto fruire di sistemi di manipolazione e controllo così vasti, planetari.

La democrazia come concetto richiede di essere difeso e ridefinito alla luce delle distorsioni in atto,
ripensando in modo strutturale la relazione tra consenso, partecipazione e decisione, e la questione del rapporto tra governati e governanti e della formazione delle classi dirigenti.

Occorre garantire diritti universali, per impedire la marginalizzazione della rappresentanza democratica,di tutela e difesa, per invertire il divario tra ricchi e poveri, per impedire la precarizzazione sempre più diffusa del lavoro, la subordinazione della scuola e della ricerca a esigenze private, a danno di quelle culturali e civili.

Non rinviabile ulteriormente è l’azione per determinare equilibrio tra libertà e democrazia, in quanto le decisioni, a tutti i livelli subiscono sempre più l’influenza di élites privilegiate che dispongono di imponenti mezzi di comunicazione, capaci di formare e orientare l’opinione pubblica.

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MANIFESTO

A chi ci rivolgiamo

A tutti i residenti della Provincia di Grosseto, di parte della provincia di Viterbo e della Provincia di Livorno, a quegli elettori che hanno votato per il centro-sinistra, a coloro che hanno votato per il centro-destra, a coloro che hanno votato altro o non votato affatto per molte ragioni.

In particolare ci rivolgiamo a coloro ,come noi, che nutrono una sfiducia – giustificata – nella “classe politica” e nelle istituzioni che l’attuale “casta” ha occupato in questi ultimi 15 anni; ci rivolgiamo ai giovani nella speranza che crescano appassionandosi alla politica, (diversa, però); agli elettori comunque attivi (con molti dubbi e con molte rabbie); a quelli assenteisti (con molte delusioni); a quelli che non hanno mai votato a sinistra o destra, che non si sentono nemmeno di sinistra o destra, ma che avvertono inquietudini profonde per le loro sorti e quelle dei loro figli.
Per tutte queste persone, che sono la maggioranza, si pone il problema di cosa fare per uscire da questa crisi. Sì crisi della politica che , al contrario, per noi deve essere ricca di varietà, di stimoli, di idee, di valori morali e culturali; e non essendo così , secondo noi, ha creato sacche di clientela e di autoreferenzialità allontanando i cittadini volenterosi, soprattutto i giovani.
Abbiamo deciso di provare ad alzare la testa, a risalire la china in tutti i sensi, a rimettere in movimento le forze produttive, a ricominciare a vivere degnamente, a sconfiggere la paura, a ripristinare un corretto funzionamento delle istituzioni, a uscire da uno stato di vassallaggio,  rifiutandoci di  accettare la sconfitta per una intera fase storica, dai contorni indefiniti.
Chi siamo

Un gruppo di uomini e donne che hanno deciso di dar vita all’Associazione” Movimento per il Bene Comune ”, per la voglia di occuparsi direttamente della “cosa pubblica” per un giudizio non positivo su come questa viene gestita.

Non rassegnandoci alle basse transazioni, all’immobilismo e alla decadenza della politica , abbiamo dato la personale disponibilità ad un impegno per costruire una migliore e credibile prospettiva di cambiamento rispetto a quella che ci viene offerta.

Siamo convinti che oggi la politica non necessariamente si fa con i Partiti e tramite i Partiti, il bene comune non necessariamente si fa con tutta l’attuale “classe degli amministratori”, non necessariamente ci sono governi (nazionali-regionali e locali) amici a priori, bensì a posteriori.

Il disprezzo dei cittadini per la politica deriva principalmente da come si comportano i partiti, i governi, le istituzioni, capendo che la “questione morale” è la questione ancora non risolta dell’Italia. Troppe persone oggi vivono grazie alla politica e non per la politica. Rinnovare i partiti, i loro costumi, le loro regole interne è una necessità urgente. Altrimenti il rischio è la disaffezione.

Dove ci collochiamo

Parlare di “sinistra” o di “destra” o di “centro” per definire queste galassie in movimento è sbagliato e insufficiente.

Pertanto ci collochiamo nel “solco” della Costituzione e per i diritti dei cittadini, e contro ogni violenza fisica o verbale che sia.

Ci sentiamo eredi di una grande tradizione democratica; quella tradizione che ancora è in grado di farci reagire e di difenderci, come le lotte sociali, quelle per i diritti di libertà e individuali o le manifestazioni contro le guerre e per una vera difesa della pace tra i Popoli, senza eccezioni.

Siamo parte di quel “popolo democratico” che è ormai da tempo senza guide ispirate da uno stile di vita sobrio e solidale, ma al contrario seguono il profitto individualistico fine a se stesso e non la promozione del bene comune.

Dopo “tangentopoli” (anni ’90) c’è stato il sistematico smantellamento dei binari politici, economici, etici, che avrebbero dovuto (e potuto) sostenere un’offensiva democratica per il bene comune.

Diversi leader del centro , della sinistra e della destra , hanno abbandonato il loro popolo (e si sono abbandonati) al dominio dei disvalori dell’avversario, creando anarchia nella gestione della “cosa pubblica” ( palesemente chiaro è il libro intitolato LA CASTA- Così i politici italiani sono diventati intoccabili, di Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella).

Il carattere profondamente ingiusto della situazione attuale,è destinato a una rapida e catastrofica crisi democratica, pertanto il nostro slogan non può essere che quello di “ RIPRENDIAMOCI LA VITA NELLE NOSTRE MAINI”.

Nuove alleanze sociali per valori comuni

La minaccia vera e più insidiosa ,che cogliamo e contro di essa vogliamo agire ,è alla nostra democrazia, ai nostri diritti, alla nostra sicurezza, al nostro ambiente, alla nostra cultura, ed è portata avanti dalle élites al potere, da coloro che hanno assunto negli ultimi anni, posizioni di comando nell’economia, nell’informazione, nella politica.

A nostro giudizio una minoranza di donne e uomini della èlites si salva, la sosterremo, non a priori però.

Oramai abbandonata l’idea della centralità dei due schieramenti ( centrosinistra contro centrodestra ), nuove manovre sono iniziate; manovre che hanno il sapore di cambiare tutto per non cambiare niente come altre volte in passato è accaduto.

Riteniamo anche per questo che sia arrivato il momento di offrire una “maniglia” alle molte forme di partecipazione dei giovani e delle donne alla politica; giovani che sono capaci di esprimere straordinarie risorse, impegni, fantasie che possono accrescere e svecchiare le forze e le idee in campo;donne, che hanno acquisito sapere e forze che esercitano libertà e responsabilità, che sono capaci di relazioni molteplici tra generi e generazioni diverse.

Giovani e donne la cui condizione si aggrava di anno in anno, erodendo le conquiste dei decenni precedenti. Sempre meno si sente parlare di futuro tra loro, schiacciati per esempio dalla
precarietà dell’impiego o dagli infortuni che ne stroncano la vita.

Nuovo inventario dei beni comuni

Siamo giunti ai limiti di uno sviluppo basato sullo spreco e sulla violazione degli equilibri naturali. Meno di un miliardo di ricchi (di cui facciamo parte anche noi, che pure non siamo ricchi, ma lo siamo immensamente rispetto a coloro che non hanno nulla) hanno già “turbato l’universo”. E non esiste la possibilità che questo universo, già sconvolto, possa sopportare il peso di due Occidenti, o di due Americhe. La contraddizione, inedita, è, tra la limitatezza delle risorse naturali e la delicatezza degli equilibri naturali, da un lato, e l’infinitezza dei bisogni umani dall’altro. Noi viviamo in un sistema economico che stimola bisogni, senza sosta, gran parte dei quali sono artificiali come i prodotti che dovrebbero soddisfarli. Risorse finite, bisogni infiniti.
Per questo siamo contro la malattia che ha preso campo in questo millennio, cioè l’accelerazione del cambiamento. Oramai non si ripara più niente, si cambia e si dissemina il mondo di detriti. L’eccesso del cambiamento non porta ad una progressione lineare ma a movimenti spiraliformi, a innovazioni regressive.

Noi dobbiamo cominciare, tutti assieme, una nuova vita, basata su una idea del benessere diversa da quella imposta da una società basata sul profitto, sull’egoismo individuale e sul consumismo senza freni.

Tornare a parlare con le genti perché siano le genti a parlare e decidere

Apriremo una grande campagna di ascolto, di dialogo e di proposta, per rappresentare le ragioni dei problemi e aprire “fronti” per la loro soluzione. Offriremo un sussulto d’insofferenza democratica e una serie di mobilitazioni per manifestare la volontà di cambiamento che c’è.

In primo piano la questione fondamentale dei «beni comuni». Oltre che verso il benessere individuale, c’è un interesse crescente verso l’aria, l’acqua, le foreste, il clima, il sapere, la salute. Questi beni non possono essere considerati altro che ricchezze e valori a disposizione di tutti.

Su questa base faremo crescere il movimento che sarà tra i più forti dei prossimi decenni, e ha già ora un vasto consenso, tra chi vuole rinnovare la politica. Questa lotta per la vita travalica le attuali distinzioni, anche fra destra e sinistra.

E’ un compito sicuramente difficile ma non impossibile. Si deve tenere conto che lo si dovrà affrontare in condizioni di alta tensione interna e internazionale

Costruire un nuovo punto di riferimento significa in ogni caso partire dai contenuti, sui quali realizzare il più ampio consenso possibile nelle attuali e prevedibili condizioni. Ciò richiederà uno sforzo di tutti: dai settori più moderati dell’opinione pubblica democratica, che chiedono sicurezza, sviluppo equilibrato, giustizia e pace, ai settori dei movimenti che non hanno ancora compreso la necessità di darsi una rappresentanza istituzionale, e che devono smettere di limitarsi a delegare ad altri le decisioni per poi svolgere un ruolo critico soltanto dall’esterno.

Come deve essere costruito questo punto di riferimento nuovo? Dal basso, inequivocabilmente. E’ lì la sorgente del rinnovamento della politica, essendo ormai del tutto evidente che i partiti, da soli, non sono più in grado di rigenerarsi e di rigenerare democrazia. Non dovranno essere incontri “ad excludendum”, non vi dovranno essere criteri di esclusione salvo quelli del rispetto della Costituzione e del rifiuto della guerra.

Da dove partire per costruire

1)Una scelta precisa contro la guerra, il rifiuto dello scontro di civiltà, perché entrambi sono parte di una logica di dominio .

2)Una difesa intransigente della Costituzione, il cui spirito e la cui lettera sono i pilastri portanti della nostra democrazia.

3)Una difesa a tutto campo dei diritti sociali e civili, in nome della solidarietà , della giustizia e della libertà.

4)Una difesa senza compromessi dell’ambiente naturale. Solo ciò che è sostenibile dalla Natura può essere proposto come criterio produttivo e di consumo. Il resto deve essere respinto come disumano e distruttivo. Solo uno sviluppo sostenibile è sviluppo. E devono essere promossi a tutti i livelli nuovi modi di produrre, consumare, vivere.

5) Una difesa della sicurezza – personale e collettiva – che non può essere scisso dal tema della libertà. Sicurezza non è soltanto quella di uscire di casa senza essere oggetto di aggressioni, ma è anche la sicurezza del lavoro e sul lavoro; è la sicurezza alimentare per chi ha fame; è la sicurezza delle frontiere e dell’autonomia di ogni singolo paese. E’ sicurezza del sapere, cioè possibilità di avere accesso alla conoscenza, all’informazione, all’istruzione.

6)Una protezione dei luoghi dove può rifiorire la partecipazione democratica alle scelte.


STATUTO

Articolo 1

Il “Movimento Per il Bene Comune “, è un’associazione di ricerca e di iniziativa politica che si riconosce nella Carta di intenti , nel Manifesto, nel Codice Etico e nel Logo allegati al presente Statuto. La sede sociale e legale è in Grosseto, Via Adda,62.
Essa è disciplinata dall’art. 36 e successivi del codice civile e dalle norme del presente Statuto.


Articolo 2

L’Associazione rappresenta a livello locale i soggetti iscritti, individuali e collettivi; promuove e mantiene i rapporti con le istituzioni, gli enti pubblici e privati, le associazioni culturali, le forze politiche e sociali,nello spirito della Carta di intenti , del Manifesto e del Codice Etico.
L’Associazione provvede al coordinamento e alla promozione delle attività delle associazioni e dei singoli associati e alla costituzione di nuove associazioni.
L’Associazione, può promuovere la nascita di propri strumenti di informazione, verificando tutte le possibilità di accesso a fondi e finanziamenti pubblici e privati.
L’Associazione non ha scopo di lucro.


Articolo 3

L’Associazione è aperta ai soggetti collettivi di tipo associativo ed alle donne e agli uomini che riconoscono l’articolo 2 di questo statuto e condividono la Carta di intenti, il Manifesto e il Codice Etico, e ne rispettino i contenuti.
E’ aconfessionale e si astiene da qualsiasi intervento negli affari interni delle singole associazioni.


Articolo 4

Soci

Il numero dei soci è illimitato.
Essi si distinguono in:
Soci fondatori: sono i soci promotori e coloro che hanno sottoscritto la Carta di intenti , il Manifesto e il Codice Etico entro il 31 Dicembre 2007.
Soci ordinari: possono essere sia persone fisiche che soggetti collettivi (associazioni, movimenti, comitati). Essi chiedono di aderire, con domanda scritta, all’Associazione, ne accettano lo Statuto e si impegnano a versare la quota associativa annua stabilita nel Regolamento emanato dal Comitato di Presidenza.
Soci benemeriti: sono coloro che destinano all’associazione risorse finanziarie per il finanziamento della stessa, volendo favorire la realizzazione degli intenti sociali. Partecipano senza diritto al voto in Assemblea.
Soci onorari: sono quanti per incarichi e ruoli istituzionali ricoperti, per meriti scientifici, professionali, sociali e politici vengono ritenuti degni di tale qualifica dal Comitato di Presidenza.
I soci promotori, fondatori e ordinari partecipano a tutte le attività dell’Associazione, hanno diritto di voto nell’Assemblea  e possono ricoprire tutte le cariche.


Articolo 5

Cessazione dell’adesione

I soci singoli cessano di appartenere all’associazione:
per decesso; per dimissioni scritte che hanno effetto immediato, fatto salvo il pagamento della quota sociale in corso;
per esclusione, nei casi di gravi inadempienze agli obblighi derivanti dal presente Statuto, di morosità, di incompatibilità con la natura e gli scopi dell’associazione o di indegnità.
I soci collettivi cessano di appartenere all’associazione:
per scioglimento dell’ente associativo rappresentato;
per recesso scritto che ha effetto immediato, fatto salvo il pagamento della quota sociale in corso;
per esclusione, nei casi di gravi inadempienze agli obblighi derivanti dal presente Statuto, di attività ed iniziative contrarie agli scopi dell’Associazione o incompatibili con la natura della stessa.


Articolo 6

Organizzazione

Gli organi dell’associazione sono:

L’Assemblea
I Consigli territoriali
Il Comitato di Presidenza
Il Collegio dei Garanti
Il Tesoriere


Articolo 7

Assemblea

L’Assemblea è composta da tutti i soci fondatori, ordinari ed onorari o da loro delegati, nella proporzione e con le modalità previste dal regolamento predisposto dal Comitato di presidenza
L’Assemblea:

elegge il Comitato di Presidenza e il Tesoriere a maggioranza assoluta dei presenti;
discute le linee generali di attività istituzionale;
delibera il programma di attività e le iniziative che le vengono sottoposte dal Comitato di Presidenza;
approva il bilancio e il conto consuntivo
delibera su tutti gli altri oggetti attinenti la gestione sociale riservati alla sua competenza;
l’Assemblea ordinaria si riunisce almeno una volta all’anno per l’approvazione del bilancio e del consuntivo e, in via straordinaria, su iniziativa del Comitato di Presidenza o di un decimo dei soci.
L’Assemblea è convocata dal Comitato di Presidenza se viene richiesta dal 30% dei soci in regola con le quote associative.

L’assemblea è regolarmente costituita quando siano presenti in prima convocazione il 50% + 1 dei suoi membri ed in seconda convocazione almeno un terzo dei suoi componenti.
Le deliberazioni sono prese a maggioranza dei presenti.


ARTICOLO 8

Comitato di Presidenza

Il Comitato di Presidenza è eletto dall’assemblea e sii compone di 7 membri e nomina al suo interno un coordinatore.
Fanno parte di diritto del Comitato di Presidenza almeno tre tra i soci promotori, su proposta degli stessi approvata dall’Assemblea.
Gli altri componenti vengono eletti dall’Assemblea.
Fino alla riunione dell’Assemblea convocata per la elezione degli organi dirigenti, del Comitato di Presidenza fanno parte di diritto il Tesoriere e i Soci promotori.
Il Comitato di Presidenza rimane in carica tre anni ed è rieleggibile.
Il Comitato di Presidenza:

realizza gli scopi, dell’Associazione ed elabora il programma di attività;
assume, se necessario, alcune persone responsabili del segretariato e dell’amministrazione;
decide a maggioranza dei presenti;
prende atto dei bilanci preventivo e consuntivo predisposti dal Tesoriere da sottoporre all’approvazione dell’Assemblea generale dei soci;
propone le quote associative annuali per le diverse categorie di soci e le sottopone all’approvazione dell’Assemblea
si riunisce ogni volta che ritiene necessario e viene convocata dal coordinatore


ARTICOLO 9

Tesoriere

Il Tesoriere viene nominato dall’Assemblea , ha la responsabilità legale dell’Associazione e la rappresenta nelle varie forme di giudizio.

Inoltre ha la responsabilità in via esclusiva nelle seguenti materie:

riscossione delle quote sociali e dei contributi sia pubblici che privati e di ogni altro provento dell’associazione;
gestione delle spese;
comunicazione di ogni forma di pubblicità ai sensi di legge relativa ai contributi ricevuti;
tenuta dei libri e delle scritture contabili;
svolgimento di ogni altro adempimento in materia amministrativa, contabile e fiscale;
gestione dei rapporti attivi e passivi con Istituti di Credito e con altre organizzazioni finanziarie,con priorità assoluta per quelli che hanno finalità etiche.

Il Tesoriere ha la facoltà di aprire e chiudere conto correnti bancari e postali, operare sugli stessi nei limiti dei fidi accordati, chiedere finanziamenti stabilendone ed accettandone le relative condizioni.
Il Tesoriere fornisce periodiche notizie sull’andamento dei conti al Comitato di Presidenza e lo coadiuva nella discussione del bilancio.
Il Tesoriere può avvalersi di procuratori, collaboratori e assistenti da lui nominati.


Articolo 10

Consigli Territoriali

Ogni gruppo di associati può decidere di attivarsi autonomamente su base territoriale attraverso l’organizzazioni di Consigli.
Tali organizzazioni potranno approvare un proprio statuto, potranno avere carattere tematico ed accogliere anche non iscritti o iscritti ad altre organizzazioni.
I rapporti tra i vari organi sono regolati sulla base del principio di sussidiarietà.


Articolo 11

Collegio dei Garanti

Il Collegio dei Garanti è composto da 3 membri effettivi e da 1 supplente nominati dal Comitato di Presidenza ed elegge al suo interno un Presidente.
Il Collegio:

Esprime il parere sull’ammissione dei soci onorari e dei soci benemeriti.
Interviene nelle controversie tra i soci e tra di essi e gli organi dirigenti dell’Associazione.
Decide in maniera insindacabile i provvedimenti disciplinari.


Articolo 12

Patrimonio dell’Associazione

Il patrimonio dell’associazione è costituito dai contributi degli associati, dai beni acquisiti con tali contributi e dagli eventuali fondi di riserva.
È esclusa la responsabilità personale delle associazioni aderenti e dei soci per versamenti suppletivi a copertura di eventuali passivi.
L’Associazione non ha fini di lucro.

Essa trae i mezzi per conseguire i propri scopi principalmente dalle quote annue associative, in secondo luogo da proventi di iniziative sociali (senza che queste abbiano carattere di operazione commerciale), da donazioni, elargizioni, lasciti, disposizioni testamentarie, contributi di persone e di enti pubblici e privati, italiani e stranieri, contribuzioni e finanziamenti pubblici e privati, attività commerciali di natura occasionale e marginale nel rispetto delle leggi in materia.

Le quote annue associative e gli altri contributi sono versati secondo le modalità previste dal regolamento.
Il Comitato di Presidenza propone la quota annuale, individuale e associativa, di iscrizione e la sottopone all’approvazione dell’Assemblea.
L’Associazione risponde dei propri debiti e delle obbligazioni assunte solo sulla base del proprio patrimonio sociale e delle deliberazioni adottate dagli organi statutariamente competenti.
In caso di scioglimento dell’Associazione, l’assemblea decide sulla destinazione del patrimonio residuo ad altro ente avente finalità analoghe o simili.
L’esercizio sociale coincide con l’anno solare.
Il bilancio è approvato entro 6 mesi dalla chiusura dell’esercizio ed è pubblicato su un periodico a diffusione locale.


Articolo 13

Modifiche Statutarie

Le modifiche al presente Statuto sono discusse e deliberate dall’assemblea straordinaria dei soci convocata da almeno il 10% degli stessi con un apposito ordine del giorno.
Perché la deliberazione sia valida è necessario il voto favorevole di almeno i due terzi dei votanti che rappresentino la metà più uno dei soci.


Articolo 14

Norme transitorie

Fino alla riunione dell’Assemblea convocata per l’elezione degli organi dirigenti di cui agli articoli precedenti e comunque entro il mese di dicembre del 2007, il Comitato di Presidenza e i soci fondatori assumono le decisioni di competenza dell’Assemblea.


CODICE ETICO

Premessa:

Si avverte l’esigenza di un maggior impegno da parte dei pubblici poteri nei confronti dei cittadini, affinché tutti coloro che ricoprono incarichi pubblici nell’esercizio delle loro funzioni, non solo osservino gli obblighi previsti dalla legge ma, oltre a ciò, la loro condotta si ispiri a, e sia guidata da, principi etici e comportamentali.

Per questo motivo tra i documenti fondativi dell’Associazione “Movimento per il Bene Comune”, mettiamo un Codice Etico che si configura come un patto “ a priori” tra gli Associati con i Cittadini,nell’espletamento di funzioni legate alla copertura di pubblici poteri.

Principi fondamentali

I Soci dell’Associazione “Movimento per il Bene Comune”, nel momento in cui assumono incarichi pubblici, si impegnano ad agire nello svolgimento delle loro funzioni, nel rispetto della Costituzione e della legislazione vigente e adeguano le loro azioni ai principi etici e di condotta esposti di seguito che trovano attuazione nel presente Codice: obiettività,integrità,neutralità,responsabilità,credibilità,imparzialità,riservatezza,dedizione esclusiva al servizio pubblico,trasparenza,esemplarità,austerità,accessibilità,efficacia,onestà,promozione della cultura e dell’ambiente e tutela dell’uguaglianza.

Principi etici

1.Ogni incarico dovrà vedere la promozione dei diritti umani e delle libertà evitando qualsiasi intervento che possa generare discriminazione per motivi legati alla nascita, alla razza, al sesso, alla religione, alle opinioni, o a qualsiasi altra condizione o circostanza personale o sociale.

2.L’adozione di decisioni dovrà sempre perseguire la soddisfazione degli interessi generali dei cittadini e basarsi su considerazioni obiettive finalizzate al raggiungimento dell’interesse comune, tralasciando qualsiasi altro fattore che esprima posizioni personali, familiari, corporative, clientelari o di qualsiasi altra natura, tali da poter entrare in contrasto con questo principio.

3.Impegno ad astenersi da qualsiasi attività, o interesse, che possa comportare il rischio di conflitti di interessi con la funzione pubblica esercitata.

4.Impegno ad occuparsi della promozione del rispetto della parità tra uomini e donne e di abbattere gli ostacoli che possono impedirne la realizzazione.

5.Impegno a non accettare alcun trattamento di favore o situazione che implichi un privilegio, o comporti un vantaggio ingiustificato, proveniente da persone fisiche o da enti privati. Altresì a non esercitare influenza per accelerare o concludere singole pratiche, o per condizionare lo svolgimento di procedure amministrative, senza giusta causa e, in nessun caso, qualora ciò comporti un privilegio a favore dei titolari delle cariche stesse, dei loro familiari, o del loro contesto sociale immediato, o qualora ciò arrechi danno agli interessi di terzi.

6.Impegno ad agire di concerto con i principi di efficienza, economia ed efficacia, vigilando sempre sul conseguimento dell’interesse generale e sul rispetto degli obiettivi d’ufficio. Altresì di astenersi da ogni tipo di affari o attività finanziarie passibili di compromettere l’obiettività nella funzione di servizio agli interessi comuni.

Principi di condotta

1.Lo svolgimento di più incarichi pubblici e quindi l’accumulo di funzioni , è incompatibile.

2.Rifiuto di qualsivoglia regalo, favore o servizio, offerto a condizioni di vantaggio, che vada oltre le consuetudini abituali, sociali e di cortesia, nonché prestiti o altre prestazioni economiche che possano condizionare lo svolgimento delle funzioni pubbliche.

3.Garantire l’accessibilità a tutti i cittadini e rispondere con estrema diligenza ad ogni loro richiesta, reclamo o messaggio scritto.

4.Astensione dall’esercitare un uso improprio dei beni e dei servizi messi a disposizione in ragione dell’incarico pubblico svolto.

5.La difesa del patrimonio culturale e la tutela dell’ambiente, ispirano le azioni nell’esercizio delle funzioni pubbliche ricoperte.


LOGO DEL MOVIMENTO PER IL BENE COMUNE

MBC


Domanda di adesione

Al Movimento per il Bene Comune

fax 0564 426947

mbenecomune@hotmail.it

Il/la sottoscritto/a_________________________________________________________________________

nato/a a _____________________________________ il _________________________________________

residente a ____________________________________ via ______________________________________

Tel/cellulare _____________________________________________________________________________

Email ____________________________________________________ fax ___________________________

DICHIARA DI ADERIRE al Movimento per il Bene Comune, con sede a Grosseto, via Adda n° 62.

FIRMA

_____________________________

Grosseto, ___ /____/_____                                                                                   Allego fotocopia documento di identità

Nel pieno rispetto della normativa sul trattamento dei dati personali (dlgs 196/2003), autorizzo il Movimento per il Bene Comune al trattamento e aggiornamento dei propri dati personali, che liberamente sono stati qui forniti.

Firma ______________________________

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