In merito ai disagi lamentati dai residenti del Quartiere di Gorarella per la chiusura delle strade attorno alla Stadio Zecchini nei giorni in cui si disputano le partite di calcio del Grosseto, il Sindaco risponde con una nota pacata e serena che invita a “smorzare” i toni trattandosi di un periodo temporale limitato per un evento che vede partecipe tutta la città in termini positivi. ( Nota del Sindaco )
Come dar torto, oggi, ai contenuti di questa nota!
La stessa però, letta con più attenzione, rileva che il vero problema è un altro e cioè che lo Stadio è in pieno centro urbano. Infatti il Sindaco cosa dice: “Il problema vero, se vogliamo, è la presenza di una struttura così importante in pieno centro urbano , è caso mai su questo aspetto che dovremmo discutere per trovare delle soluzioni, che di certo non saranno comunque a breve termine“.
Come dar torto,oggi, a questa affermazione!
La scelta di investire tanti soldi pubblici ( si parla di 5 milioni di euro ) per adeguare lo Stadio Zecchini ad ospitare le partite del Grosseto da quando è in serie B, quindi è stata sbagliata, così come viene anche valutata dal Sindaco. Così tanto sbagliata da impegnarlo, dopo due anni, a trovare nuove soluzioni alla scelta fatta. Nuove soluzioni significa solo una cosa : costruire un nuovo Stadio fuori dal centro urbano. Significa anche aver buttato via 5 milioni di Euro, con i quali, forse, il nuovo Stadio , quello fuori il Centro Urbano, poteva essere già costruito. Ci risulta infatti che a quel momento la ricerca di soluzioni aveva anche dato risposte tese a costruire un nuovo Stadio fuori la Città.
Pertanto il tutto oggi sembra ridursi a questo drammatico quesito : è stato Emilio,non è stato Emilio.
Immaginando che i sostenitori del Sindaco diranno che racconta facezie chi afferma che è sua la colpa dell’errato investimento sullo Zecchini, abbiamo l’idea che i cittadini che risiedono nelle strade accanto allo Stadio, sconfortati nel vedere non risolto il loro problema e contestualmente sapere che sono stati mal utilizzati soldi pubblici, si accapiglieranno per sapere chi è stato, di chi è la responsabilità.
E’ stato il Sindaco, urleranno alcuni. No, Bonifazi non c’entra, lui è buono e generoso, grideranno altri. E magari qualcuno si alzerà a spiegarci che è stato il Governo, visto che il disagio è legato a disposizioni ministeriali ben precise sulla sicurezza e l’ordine pubblico. Ah, eccolo il colpevole. Ebbene, lo credereste?, noi lo sospettavamo.
E tuttavia una domanda ci tormenta: Bonifazi ha un alibi? Dov’era il giorno in cui è stato deciso di investire i soldi per la ristrutturazione di uno stadio nel centro urbano ? Come ha impegnato le sue ore nel pomeriggio? Qualcuno lo ha visto? Può portare dei testimoni?
Capirete che anche questa è una ricerca, non scientifica ma affettuosa: accertare dove si trovava Bonifazi in quelle ore fatali. E se ci sarà un vuoto nel suo racconto, non si preoccupi: il vuoto, come al solito, lo riempiranno alla perfezione i suoi sostenitori.